LA PROSSIMA VOLTA CHE VI ARRABBIATE RICORDATE CHE:
:
La dentatura aveva nei primati diverse funzioni tra le quali TRITURAZIONE degli alimenti, PULIZIA del VELLO, trasporto dei cuccioli, ma soprattutto aveva FUNZIONE DI DIFESA e di ATTACCO, nella vita di relazione.
Nel cammino dell’evoluzione la dentatura viene liberata da alcuni di questi compiti per via del sempre maggior utilizzo e capacità propriocettive delle mani.
Per questo motivo i DENTI hanno subito una vera e propria INVOLUZIONE. Il canino scomparendo la necessità di MINACCIA/OFFESA/DIFESA si è ridotto notevolmente in dimensioni.
Seppur scomparendo l’istinto primordiale è rimasto nell’uomo e si manifesta nell’uomo moderno sotto l’impeto della rabbia o ira, che porta a digrignare i denti.
DIGRIGNARE I DENTI > TRAZIONE VERSO IL BASSO DEGLI ANGOLI LATERALI DELLA BOCCA ALLO SCOPO DI SCOPRIRE I CANINI. Ricordo ancestrale dell’utilizzo dei denti come arma.
IL DIGRIGNAMENTO DENTALE è dunque il residuato delle difese proprie dell’animale che ha come reazione spontanea di difesa la fuga o l’attacco.
RIFLESSI D’ATTACCO: attivazione involontaria della muscolatura cervicobrachiale per la fissazione delle scapole e l’elevazione degli arti superiori che verranno utilizzati nell’attacco.
NELL’ERA CIVILIZZATA l’aggressione o l’attacco sono modernizzati ed adeguati a STRESS, ANSIA, IPERLAVORO, PREOCCUPAZIONI IN GENERE…, quando questi meccanismi vengono messi in atto involontariamente si possono manifestare BRUXISMO, DIGRIGNAMENTO DENTALE NOTTURNO E DIURNO, PROBLEMI DI CERVICALGIA, per attivazione di strutture muscolari involontariamente attivate. (MUSCOLI FASICI RECLUTATI PER MANTENERE POSIZIONI O ATTEGGIAMENTI STATICI, ERRATO UTILIZZO CHE PORTA A IPERTONIA).
Le reazioni saranno comunque le stesse che sia un aggressione verbale o una sensazione di freddo, muscoli dinamici costretti ad essere utilizzati in modo statico. SI STRINGONO I DENTI E SI SOLLEVANO LE SPALLE – TRAPEZIO, MUSCOLI DEL COLLO COINVOLTI) Se la situazione diventa continua si manifesteranno sintomatologie dell’apparato stomatognatico e della catena cervicobrachiale.
quindi la prossima volta che vi arrabbiate e vi viene una cervicalgia pensate a tutto questo!
Ma tranquilli a risolverla, se sarà di sua competenza, ci penserà l’osteopata
bibliografia: ERIO MOSSI – Testo atlante pratico di Stretching