escursione al Lago dei Cavalli – Diga di Cheggio
Il Piemonte è una terra di Montagne ed è un fortuna perchè per un’escursionista poter variare percorsi e scoprirne sempre di nuovi porta a non annoiarsi mai.
Nel nostro girovagare ci siamo imbattuti in un percorso ad anello in Valle Antrona.
La Valle Antrona è una delle sette valli che si diramano dalla Val d’Ossola (VCO), ed è attraversata dal torrente Ovesca. La valle conta complessivamente 1140 abitanti, distribuiti su una superficie di 141,43 km².
Raggiungibile in auto il nostro percorso è iniziato dalla DIGA DI CHEGGIO, pittoresco specchio artificiale alpino creato a metà novecento a monte dell’omonima frazione a 1497 m. di quota.
Il lago è molto particolare per il suo colore verde-turchese a causa dell’origine glaciale delle sue acque che trasportano i tipico limo che si può trovare in prossimità dei fronti gei ghiacciai.
Infatti il fiume Loranco che alimenta la diga, inizia proprio dal fronte del ghiacciaio del Bottarello.
In origine la piana era un grande pianoro di verdi prati adibiti a pascolo.
Il sentiero, a quell’epoca, attraversava la piana e, dopo che venne riempita d’acqua, venne realizzato il nuovo tracciato che costeggia il lato destro orografico della valle.
Nell’escursione di oggi abbiamo avuto la possibilità di osservare il torrente Loranco, che nasce ai piedi del Pizzo d’Andolla e, in prossimità dell’Alpe Cheggio, viene imbrigliato da una diga a formare il Lago Alpe dei Cavalli (o Lago di Cheggio), che è lo specchio d’acqua più ampio della Valle Antrona, anch’esso sfruttato per produrre energia idroelettrica. Superata la diga, il Loranco attraversa i pascoli dell’Alpe Cheggio e dell’Alpe di Campo, raggiungendo infine Antronapiana.
La salita al Rifugio Andolla situato a 2061 m.s.l.m è una interessante progressione da prima in falso piano lungo tutto il lago, poi passando in un bel bosco di larici ed infine affacciandosi su una bellissima vallata che si apre a noi mostrando le montagne dove dovremo arrivare.
i segnavia sono numerosi, tutti bianco e rossi del CAI e i tempi di percorrenza sono precisi. Il rifugio è ben tenuto e si possono gustare ottimi piatti. Troverete nell’ultimo passaggio verso l’arrivo dei segnali aggiuntivi a terra (pallino giallo) nel punto dove ci sono numerosi pietroni.
Al rifugio, raggiunto dopo una bella salita, potrete mangiare, aggiungere acqua alla vostra borraccia e proseguire per un altro lago oppure tornare indietro dalla strada che avete percorso.
13 km di sviluppo per 1470 m. D+ (partenza 1506 m- rifugio 2061 m).
Se avete voglia di raggiungerlo con una guida contattatemi 3347918068