UNA DOMENICA A MERANA AL CONFINE TRA PIEMONTE E LIGURIA

Gli escursionisti del camminovigliese e della Delegazione FAI di Alessandria questa settimana sono stati protagonisti della camminata sul sentiero 575 di MERANA.

MERANA e i suoi abitanti ci hanno accolto e fatto sentire a casa, LA SIGNORA ANNA ci ha scaldato la canonica per permetterci di riscaldarci prima della partenza e all’arrivo, CRISTINA del PASTIFICIO ci ha donato caffè e the caldi e da lei abbiamo potuto acquistare i famosi RAVIOLI DEL PLIN di MERANA. Il Sindaco e il Vice Sindaco ci hanno dato la possibilità di visitare la Torre Medievale e la Chiesetta infine e non per ultima la presidentessa della PROLOCO Cristina Viozzi ci ha dato tutte le informazioni del caso e regalato gadgets e mappe dei sentieri.

LA TORRE

La torre è posta sul colle di San Fermo e consente una veduta globale della Valle Bormida di Spigno che fin da età Romana era percorsa dalla via Aemilia-Scauri che collegava Acqui con la costa savonese.
È costruita con pietre di Langa disposte in modo irregolare, mentre negli angoli sono stati utilizzati materiali lavorati; la base è quadrata con lati di m. 4,50 e uno spessore di circa cm. 80 per un’altezza di m. 25.
La sommità della torre era decorata da due ordini di archetti, a tutto sesto gli inferiori, a sesto acuto i superiori, poggianti su mensoline arrotondate. Con l’intervento di restauro conservativo della torre sono state ricostruite le parti pericolanti, restaurate e ripulite le giunzioni aggredite dalle erbe infestanti con consolidamento ed impermeabilizzazione del solaio, intorno al quale è stata posta una recinzione in ferro anticaduta al posto della muratura ormai irrecuperabile.
All’interno è stata costruita, fino alla sommità, una scala con gradini in legno: permette visite in sicurezza e il monitoraggio continuo delle strutture. Alla porta d’ingresso della torre, che si trova in corrispondenza di un presumibile camminamento di ronda, in accordo con la Soprintendenza, si è collocata una scala a chiocciola di metallo.
E’ stata restaurata anche la cisterna a base quadrangolare per la raccolta dell’acqua piovana, coperta da una grande volta a botte in pietra con una piccola apertura dalla quale probabilmente si attingeva l’acqua.
Grazie al sistema di convogliamento (ancora efficace) e all’ottima impermeabilizzazione, l’acqua nella cisterna non mancava mai; oggi, grazie all’illuminazione interna, si può osservare la struttura architettonica e con il rubinetto della fontana utilizzarne l’acqua. La muratura ai piedi della torre è stata ripulita, consolidata; con la costruzione del nuovo muro sulla strada d’accesso si è ricavato uno spazio attrezzato con gazebo che consente la sosta in un ambiente ricco di storia e di bellezza ambientale.
La torre di Merana, oggi illuminata dai proiettori, è segno di riferimento importante nel paesaggio delle buie notti valbormidesi; con le torri di Roccaverano, Vengore, Denice, Castelletto d’Erro e Terzo svolge ancora la sua funzione di vedetta lungo la Bormida di Spigno.

LA CHIESETTA DI SAN FERMO

La seicentesca chiesetta di San Fermo si erge nel luogo della originaria parrocchia di San Nicolao.

La prima citazione storica di Merana è del 14 marzo 1170 quando l’arcivescovo di Milano, Galdino, conferma i beni e i diritti all’abbazia di S. Quintino di Spigno; tra questi beni vi è anche la chiesa di S. Nicolai di Mairana. In un altro documento del 9 maggio 1179, dove il papa Alessandro III conferma sempre i beni e i diritti all’abbazia di S Quintino, compare ancora la chiesa di S. Nicolai de Marana.

Solo con la soppressione dell’Abbazia e l’annessione alla diocesi di Savona, avvenuta all’inizio del ‘500, viene, in data imprecisata, creata la parrocchia. Nel 1565 la chiesa, situata sul monte del castello, è in cattivo stato e quasi sprovvista di arredi sacri.

Nel 1580 viene proposto, stante che la chiesa è molto scomoda e distante dalle borgate del paese, di erigerne una nuova in luogo più agevole: verrà poi fabbricata nei pressi dell’attuale cimitero (demolita a favore del nuovo edificio di fondovalle inaugurato nel 1941)

I NOSTRI ESCURSIONISTI hanno potuto apprezzare le bellezze architettoniche della Chiesa Parrochiale e della Chiesetta di San Fermo e salire alla Torre Medievale, poi calcare muovendo i loro passi sui calanchi e nei boschi di querce tutte intorno a Merana.

Una bellissima mattinata, con un aria invernale a sferzare il viso ma a ricordarci che l’iNVERNO è questo!!

Alla prossima.

NEL PROSSIMO ARTICOLO la nuova escursione di domenica prossima

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